Un’esperienza fuori dal comune per i ragazzi della V O EN dell’IPSSEOA “Karol Wojtyla di Catania al Reading nazionale di Racconti a Tavola, concorso letterario che ha visto gli studenti del Wojtyla cimentarsi in racconti che legano la mitologia ai piatti tipici della Sicilia orientale. Un esperimento iniziato per gioco, e per sfida. Avevo tentato l’ esperimento con un’altra classe di studenti qualche anno fa per un progetto legato al territorio e rivolto alle scuole ; l’idea era piaciuta e poi rimasta li nel cassetto.
Quest’anno la prospettiva era altra, il concorso nazionale rivolto a tutti e l’idea di far partecipare gli alunni a qualcosa che di solito non si reputa alla loro portata, “bravi in cucina.. per il resto….” Questo è quello che si pensa dei ragazzi dell’Alberghiero. Il contatto con l’ideatore del concorso, il giornalista, scrittore Stefano Andrini, l’aver sottoposto a lui i racconti scritti dai ragazzi oggi già diplomati, il sentirsi incoraggiata a far tentare la stessa strada ai propri alunni, mi ha spinto a lanciare l’idea, colta al volo da un gruppo di studenti desiderosi di nuove esperienze. La gioia nel vedere tutti e quattordici racconti (fra quelli di ieri e quelli di oggi) pubblicati è stata immensa per tutti. A dicembre il gruppo è stato a Roma per la presentazione del libro alla fiera dell’editoria e la premiazione degli autori vincitori del concorso.
Il 18 e 19 Maggio a Bologna presenti a “ Storie in terrazza- Cantastorie del gusto”. manifestazione organizzata a Porta Saragozza all’interno del Museo della B.V. di San Luca. Insieme agli autori del Concorso Racconti a tavola, Fernando Lanzi, direttore del Museo, Conduzione di Lucia Mandrioli e Stefano Andrini.
I ragazzi hanno letto difronte ad una folta e competente platea una sintesi dei loro racconti, hanno risposto alle interviste e nel giro di dieci minuti sono diventati per tutti “ I Nostri Piccoli”. Hanno 18 anni , è vero ma erano i più piccoli tra gli scrittori , professionisti del settore, docenti, giornalisti, maestre di scuola elementare ,i più giovani ,oltre loro, studenti universitari. Emozione, imbarazzo, paura di sbagliare sono stati superati tra gli applausi e gli apprezzamenti di ogni genere.
A noi docenti resta la soddisfazione di aver visto sbocciare questi alunni , di aver fatto maturare in loro interessi diversi , curiosità che vanno oltre il settore d’indirizzo e questo, lasciatemelo dire, è successo grazie a tanti che in ogni ambito hanno stimolato le loro capacità , grazie alle occasioni loro offerte dalla scuola e che questi alunni hanno colto sempre con entusiasmo e impegno, grazie a insegnanti che con l’esempio e il coinvolgimento personale hanno dato loro il migliore insegnamento. Circostanze fortunate ? Beh, se questi ragazzi portano a casa un successo in tanti ambiti in cui si sono cimentati , forse è perché sono diventati quello che tutti i docenti sogniamo che i propri alunni diventino: curiosi, intraprendenti, responsabili e con tanta voglia di affermarsi senza farsi abbattere da difficoltà, impedimenti e pregiudizi.
graziella guerrera