La Storia
Distaccatosi dalla sede coordinata di Nicolosi, allora dipendente dall’IPSSAR “Giovanni Falcone” di Giarre, l’Istituto stabilisce la sua prima sede a Catania nel quartiere di Monte Po a partire dall’anno scolastico 1996/97.
Da allora si assiste ad un esponenziale incremento della popolazione scolastica che determina il riconoscimento nell’a.s. 2000/01 dell’autonomia organizzativa ed il coordinamento della sede di Nicolosi.
A fronte della continua espansione numerica, le amministrazioni locali provvedono ad istituire in città le attuali succursali e nuove sedi coordinate nei Comuni di Santa Maria di Licodia, Mineo e San Michele di Ganzaria.
Il 4 ottobre 2004, il decreto dell’Assessore Regionale dei Beni Culturali ed Ambientali e della Pubblica Istruzione modifica il piano di dimensionamento delle istituzioni scolastiche: con tale atto le sedi coordinate dei comuni di Mineo e San Michele di Ganzaria vengono aggregate all‘I.P.S.I.A. di Caltagirone, mentre la sede del comune di Nicolosi diviene istituzione autonoma e coordina le due sedi del comune di Santa Maria di Licodia.
La storia dell’Istituto prosegue quindi a Catania, dove, con la presenza di ben cinque succursali, nel corso degli anni ha raccolto e continua a raccogliere un bacino d’utenza ampio e variegato, che fa leva su un profondo senso di appartenenza ad una comunità scolastica dotata di una forte identità.
Nell’anno scolastico 2006/07, infine, ha assunto la denominazione “Karol Wojtyla”, con l’intento di fondare la propria azione formativa sull’esempio di un grande uomo che ha saputo accogliere e parlare ai giovani, raggiungendoli in ogni parte del mondo, ponendosi come un fermo punto di riferimento ed offrendo un moderno modello pedagogico che, stante la laicità dell’Istituzione scolastica, non si può tuttavia disconoscere.
Il Contesto Esterno
L’Istituto si inserisce pienamente in un contesto territoriale a forte vocazione turistica, grazie alla sempre crescente attenzione da parte delle Istituzioni e degli Enti locali per le strategie di sviluppo legate all’industria del turismo, che rappresenta un settore trainante per l’economia regionale siciliana e che sta vivendo un momento positivo di sviluppo.
Il turismo rappresenta infatti l’unica industria attiva presente in Sicilia e ricopre un ruolo strategico all’interno del sistema economico regionale e nazionale, essendo uno dei pochissimi settori in grado di fornire nuove opportunità occupazionali a fronte delle problematiche generalmente presenti nel mondo del lavoro.
Come emerge dalle statistiche di settore, la Sicilia risulta la decima regione in Italia e la seconda del Sud Italia per presenze turistiche: se si considerano la densità turistica per chilometro quadrato e l’indice di sfruttamento territoriale, emerge con evidente chiarezza come il territorio presenti potenzialità di sviluppo per poter accogliere in modo soddisfacente ulteriori flussi di visitatori.
Significativo è, a tal proposito, il lavoro di concertazione intrapreso negli ultimi anni dalla Regione Siciliana e dall’Ente Bilaterale Regionale per il Turismo in Sicilia (EBRTS) anche in ordine alla promozione ed al sostegno di un processo di adeguamento ai nuovi modelli di organizzazione necessari per garantire alle imprese maggiore efficacia competitiva e standard qualitativi e produttivi sempre più elevati.
Premessa, pertanto, l’esigenza che riguarda tutto il settore di programmare, creare ed erogare servizi di qualità, il turismo in Sicilia – così come emerge dai dati dell’ERBTS e dell’Unioncamere – offre grandi potenzialità di crescita e sviluppo e ampi margini di occupabilità soprattutto nell’ambito dell’offerta extralberghiera e agrituristica.
L’Osservatorio Turistico Regionale ha rilevato infatti che il flusso dei clienti registrato nel complesso degli esercizi ricettivi è aumentato dal 2006 del 6,1 %, con un numero di presenze di 14,58 milioni (+ 6,3 % ) rispetto al 2005. La crescita ha riguardato sia gli esercizi alberghieri che le strutture complementari, anche grazie allo sviluppo delle strutture aeroportuali.
I dati sulla consistenza ricettiva dimostrano il costante aumento delle strutture alberghiere, soprattutto delle piccole aziende come Bed & Breakfast, caseggiati rurali, adibiti a turismo rurale ed agriturismo. Quest’ultimo settore ha registrato risultati soddisfacenti, con un numero elevato di esercizi soprattutto nella Sicilia orientale, dove spicca la provincia di Messina, seguita da Catania con 42 aziende autorizzate.
Se poi si dà uno sguardo alla politica di investimenti e incentivazione a breve e medio termine si capisce quanto ampi siano i margini di sviluppo del territorio e quanto “occupabili” possano risultare figure professionali di settore qualificate e competenti. Basti pensare al progetto di realizzazione di porti turistici in Sicilia promosso da Italia Navigando, società all’interno di Sviluppo Italia, o ancora all’apertura nel 2010 dell’area di libero scambio del Mediterraneo, in seno alla quale la Sicilia avrà un ruolo centrale.
Nel campo ristorativo, l’offerta risulta diversificata in quanto il mercato si evolve verso un’offerta qualitativa del cibo curata, raffinata e professionale, nell’ambito di una ristorazione sempre più sofisticata. Contemporaneamente, però, cambia anche lo stile di vita nelle grandi città, dove sempre più spesso il pranzo viene consumato fuori casa per motivi di lavoro.
Ciò ha determinato un aumento sempre più crescente dei locali che rispondono a questa nuova esigenza per offrire una serie differenziata di servizi ristorativi a seconda delle esigenze della clientela: trattorie, pizzerie, bar, self-service, fast food, etc.
Sono anche in progressiva espansione la formula “take-away”, la consegna dei pasti a domicilio e nuove forme di ristorazione che utilizzano esclusivamente la formula del “catering”. Nell’ambito di questa nuova categoria di servizi ristorativi si possono individuare i grandi ricevimenti organizzati per occasioni particolari, così come il lunch veloce, il coffee-break, o anche l’allestimento di una caffetteria, che può avere la medesima durata dell’incontro convegnistico o fieristico organizzate da aziende catering. Queste occasioni, diverse tra di loro, hanno in comune due aspetti: l’estemporaneità o durata limitata, e la specificità di un consumo che si verifica in un luogo diverso da quello della produzione.
Gli operatori turistici, in piena sintonia con gli obiettivi programmatici dell’Assessorato Regionale al Turismo, pertanto puntano sempre più sulla diversificazione dell’offerta turistica, sul miglioramento qualitativo delle strutture esistenti, sulla destagionalizzazione dei flussi turistici, che potrebbero garantire maggiori livelli di occupazione stabili in tutto l’arco dell’anno.
In un tale contesto, di un territorio in pieno sviluppo ed in pieno processo di presa di coscienza delle proprie potenzialità, occorre dunque fortemente investire in risorse umane, al fine di formare profili professionali in grado di inserirsi in un mercato produttivo dinamico, esigente ed internazionale.
Infatti, per soddisfare le richieste e le esigenze di un’utenza sempre più variegata, l’offerta formativa presente nel territorio vede il concorso e la complementarietà di numerosi Istituti di istruzione di diverso ordine e grado e di Enti di Formazione Professionale, che offrono in uscita una molteplicità di figure professionali spendibili nel mondo del lavoro.
L’IPSSEOA Karol Wojtyla integra, nello specifico, con la propria Offerta Formativa, orientata verso una maggiore operatività nel settore, la vasta gamma di opzionalità delle scelte educative da parte delle famiglie e dei giovani, grazie alla caratterizzazione tipicamente improntata sull’accoglienza, sulla gestione e sull’organizzazione dei servizi turistici in funzione delle esigenze del cliente, privilegiando l’aspetto comunicativo e relazionale più che amministrativo – contabile, tipico dell’istruzione tecnica.
Inoltre, in sinergia con gli Enti regionali di formazione professionale vengono organizzati, per rispondere ad ulteriori esigenze educative, percorsi maggiormente operativi e professionalizzanti, promuovendo però, nel contempo, una solida cultura di base ed offrendo opportunità formative diversificate.