Il 28 aprile 2017 si è svolta la cerimonia di premiazione del quarto concorso “Sulle vie della parità”, curato da Toponomastica femminile e patrocinato dal Senato

28 aprile 2017, in un bel salone messoci a disposizione dal Miur, nella sua sede storica in viale Trastevere a Roma, si è svolta la cerimonia di premiazione del quarto concorso “Sulle vie della parità”, curato da Toponomastica femminile e patrocinato dal Senato. A presiedere presidente e vicepresidente dell’associazione, Maria Pia Ercolini Livia Capasso, . A condurre anche Domenico Milito e Paola Farina, rispettivamente presidente e vicepresidente Fnism, che sin dalla sua prima edizione figura come ente che bandisce il concorso insieme a Toponomastica femminile.

Nonostante la pioggia che ha colpito la capitale nelle prime ore del mattino, studenti e docenti sono affluiti da ogni parte d’Italia in perfetto orario e l’accoglienza è stata regolata in tre turni per evitare sovraffollamento. Tutti hanno avuto modo di parlare e di illustrare, anche se brevemente, il loro lavoro; tutti hanno ricevuto un diploma e una borsa-premio, piena soprattutto di libri, relativi all’educazione alla parità.  Di alto livello i lavori pervenuti, a testimoniare passione e condivisione degli obiettivi. Molti i video che hanno raccontato storie di donne note e meno note, Tina Anselmi, Rosa Parks, Grazia Deledda e Artemisia Gentileschi, costituenti e resistenti, ma anche maestre, viaggiatrici, scienziate, poete, antropologhe, vittime di violenza, femministe. Molti i lavori condotti sotto forma di interviste a passanti, con l’obiettivo di testimoniare il sentimento comune; o in forma di Kamishibai,  (Il Kamishibai è un originale ed efficace strumento per l’animazione alla lettura, è un teatro d’immagini di origine giapponese utilizzato dai cantastorie. Una valigetta in legno nella quale vengono inserite delle tavole stampate sia davanti che dietro: da una parte il disegno e dall’altra il testo. Lo spettatore vede l’immagine mentre il narratore legge la storia)  col quale studenti più grandi hanno ricordato figure femminili meritevoli ai loro compagni più piccoli. In alcune scuole il progetto ha coinvolto tante classi, in altre è stato esteso a scuole dello stesso comune, di comuni vicini, o a scuole di altre regioni.

Parecchi lavori hanno unito insieme più obiettivi, la riscoperta di donne dimenticate accanto alla lotta alla criminalità, la difesa dell’ambiente naturale o la necessità oggi di una cittadinanza attiva e partecipe. Addirittura è stata creata una radio, dove vengono caricate periodicamente trasmissioni che illustrano biografie di donne selezionate. Un lavoro quindi che non si ferma, ma progetta la continuazione.

Numeroso il gruppo siciliano che ha partecipato alla  sezione del concorso, che chiedeva di piantare due alberi in memoria di un giusto e di una giusta. Questa è la sezione alla quale abbiamo partecipato e con ottimi risultati, direi, un riconoscimento del ministero non è cosa da poco !La nostra Dirigente ha illustrato il progetto  e abbiamo ricevuto gli apprezzamenti degli organizzatori che nel nostro lavoro hanno trovato originalità e progettualità, sottolineando come il tutto era stato realizzato in maniera quasi “ miracolosa” in una settimana. Intanto è già pronto il bando per il prossimo anno, che estende la collaborazione ad altre associazioni e pone particolare attenzione al lavoro femminile e noi ci saremo, ancora una volta  e con un impegno sempre maggiore e ben distribuito nel tempo

Bravi alle colleghe che hanno collaborato ,le prof Gennuso e Mirone e soprattutto a tutti i ragazzi che hanno lavorato al progetto e che continuano a curare il nostro “ Giardino dei giusti” tra mille difficoltà