Giorno 21 Dicembre si è svolto il pranzo di Natale con i ragazzi di Villa Angela, l’organizzazione dei lavori è stata coordinata dal prof. Antonino Musumarra con terze, quarte e quinte via Anfuso ,hanno collaborato attivamente i proff. tra cui Giuseppe Floresta, Danilo De Feo, Luca Nicolosi; per la sala Giacinto Rodano e Mauro Di Bella; per l’accoglienza turistica il prof Christian Battiato, per il sostegno i proff. Sandra Pennisi, Loredana Bonaccorsi, Elisabetta De Pasquale, Alessia Russo, Grazia Tosto, e Giuseppe D’Orsi e il personale ATA. . Insegnanti ,ragazzi, assistenti tecnici, personale ATA hanno dedicato il proprio tempo affinché risultasse una giornata speciale , in cucina si sono avvicendate varie brigate con gli insegnanti che non hanno mai guardato l’orologio . nei giorni precedenti è stato un fervere di preparativi fatto con gioia che è arrivato a coronamento di un percorso di studio e comprensione delle diverse abilità .
L’anima di questo legame con Villa Angela è il prof Musumarra che si spende ,prima di tutto nelle classi, per far comprendere ai ragazzi, e anche a noi adulti la disabilità ,soprattutto mentale, che ,forse è quella che ci fa più “paura”, quella che meno siamo preparati ad affrontare I ragazzi di Villa Angela non sono bambini verso i quali è spontaneo il gesto di tenerezza ma sono bambini dentro, con gli stessi occhi brillanti davanti ad un pacco regalo, con la stessa gioia ed entusiasmo nei balli di gruppo , con lo stesso disarmante sorriso quando ci chiedono ” quando tornate? presto?”
L’istituto “Villa Angela” nasce nel 1965 per opera di Don Ugo Aresco, accoglie circa 110 bambini diversamente abili psichici. È ubicato a San Giovanni la Punta presso i locali dell’ex Seminario Estivo Arcivescovile. I minori accolti svolgono diverse attività riabilitative come logopedia, fisioterapia. Una buona parte svolgono progetti di inserimento lavorativo tramite cooperative di giardinaggio e manutenzione del verde.
Tutto questo è stato possibile solo perchè è stato fatto con il cuore, non solo da chi è stato fisicamente presente in questa giornata ma anche da chi, per motivi vari, non ha potuto esserci .
Tutti abbiamo imparato che dare gioia , dà gioia, e per i ragazzi è stato fondamentale apprendere “facendo”, e hanno appreso che la solidarietà non è essere presenti in una giornata importante o ufficiale, solidarietà è uno stile di vita e tutti dovremmo impararlo, non solo i nostri studenti. Solidarietà è collaborazione, è guardare l’altro negli occhi, è ascoltarlo , è dedicargli tempo gratuitamente , la solidarietà è sorella dell’amore , che , forse ,in momenti come questi, riscopriamo cos’è .
Ma non può essere solo per Natale , non può essere rivolta, per un giorno , solo a chi, ai nostri occhi ne ha più bisogno, e…credetemi , non è retorica .
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