Per il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, si è svolta nel nostro Istituto un’attività progettuale didattica che si annovera fra le consolidate pregresse esperienze di “buone pratiche nell’integrazione scolastica”.
Il progetto “L’Arcobaleno in cucina”, già alla sua seconda edizione, è stato ideato dalla prof.ssa Rita M. Coppa e realizzato grazie al professore di cucina Giuseppe Messina ed alla prof.ssa Luisa Gieri. Insieme, abbiamo coinvolto i nostri alunni, soprattutto chi in possesso di diversa intelligenza, a potenziare abilità tecnico pratiche, favorire nuovi stimoli e conoscenze, in laboratori protetti e creativi.
L’obiettivo di questa esperienza è stato informare come i colori siano in grado di dare impulso ai canali energetici che attraversano il nostro corpo, intervenendo ad “illuminarci o ad oscurarci”, ad equilibrare lo stato emotivo ed il benessere di corpo, mente, anima. Anche attraverso i colori del cibo, ci riforniamo di energia, di straordinarie valenze emotive, pace d armonia.
Da tanti anni, Il mio modo di concepire l’integrazione è passato attraverso idee e progetti che favoriscano lo sviluppo quanto più armonico possibile della persona, e raggiungere quell’equilibrio psico-fisico adatto ad ognuno. Le attività di questo percorso educativo, come di altri simili realizzati, sono stati orientati verso attenti e graduali coinvolgimenti della sfera psico-emotiva, indirizzando gli alunni a sviluppare potenzialità latenti, mettere in gioco ed esprimere desideri, emozioni ed abilità personali, in momenti interattivi stimolanti e creativi.
Consentendo ad ognuno un personale ed adeguato percorso di crescita, il laboratorio diventa un “officina di apprendimento”, un’occasione di sviluppo e di confronto con gli altri, soprattutto con se stessi, un misurarsi con i propri limiti e con le proprie risorse.
Il progetto ha avuto inizio il 9 aprile di quest’anno e si è concluso il 22 maggio u.s. Si è articolato in 40 ore ed in due moduli. Il primo è stato di studio, creazione e manipolazione, ha consentito agli alunni di acquisire una conoscenza di base sul significato dei colori e sull’effetto che essi hanno sul benessere dell’intero organismo. Nel secondo modulo, gli allievi hanno potuto sperimentare la cromoterapia in cucina.

Modulo creativo-manipolativo:

– studio e distinzione dei colori, come principi della cromoterapia per l’energia che esprimono;
– educazione al riconoscimento di percezioni sensoriali e stati danimo non facilmente esprimibili;
– manipolazione creativa, allestimento di fiori in cartapesta colorata, decori vari per la tavola e piegatura artistica di tovaglioli;
– creazione e colorazione di“mandala”, come cerchi e simboli sacri che ispirano in ognuno armonia, serenità, benessere interiore;
– educazione ad un respiro consapevole. Respirazione diaframmatica, come tecnica per lo sviluppo delle capacità della mente e della concentrazione.

Modulo laboratoriale di cucina:

– rispettando lo spettro cromatico dell’arcobaleno, giorno per giorno, con la guida sapiente del professore di cucina, i ragazzi hanno realizzato ricette semplici, vivavi e desiderabili, i cui colori contribuiscono ad “informare energeticamente” sia determinate zone ed organi del corpo, sia la dimensione emotiva, stimolando equilibrio e benessere.

I giovani devono credere che il Cambiamento inizi dall’educazione a “curarsi”, cioè a prendersi cura di sé, e che questo implichi anche il saper riconoscere un buon alimento e lo scegliere una cucina più sana e consapevole. Noi, cerchiamo di offrire ai nostri alunni anche questa opportunità.

La referente del progetto
Prof.ssa Rita Maria Coppa