Giorno 26 di Ottobre era prevista in tutti i plessi dell’Istituto una giornata dedicata ai nonni e agli alunni delle classi prime.

La motivazione che ci ha spinto a proporre questo progetto alle Rete degli alberghieri Siciliana, è stata la ferma convinzione che I nonni sono le radici vere e profonde della nostra famiglia e della nostra vita. Rappresentano per i giovani l’aggancio con il passato essendo al tempo stesso anima e memoria. Sono i nonni con le loro storie, la loro presenza paziente, allegra a donare ai bambini, ai giovani, la certezza che la famiglia è il luogo in cui rafforzare la propria appartenenza e riconoscere la propria identità. I nonni sono tesoro e compagnia speciale, raccontano e mostrano i segreti del viaggio della vita che i nipoti devono ancora scoprire, insegnano valori e verità che custodiscono nel cuore e nelle mani, donano vecchi saperi, quelli preziosi che non passano mai di moda, quelli , forse, imparati dai loro nonni In un momento in cui le famiglie sembrano franare, le case di riposo si riempiono di “nonni “ che non trovano più spazio nelle famiglie troppo prese dal vortice delle attività da svolgere ,la necessità a far riscoprire ai giovani l’importanza affettiva e sociale dei nonni o dei nonni dei propri genitori. L’idea del nonno che racconta storie circondato da una nidiata di nipotini appartiene forse al passato, oggi abbiamo nonni che prendono i nipoti a scuola con una rombante moto, e nonne che si dividono tra palestre , attività di ogni genere e supporto ai nipoti . Ma ci sono .

Non è retorica , ne siamo convinti .Sostenere questa relazione tra due età differenti è importante in quanto rappresenta un’occasione per venire in contatto con abilità, esperienze, saperi preziosi di cui spesso anche i genitori stessi non sono più portatori. Lo scopo di questo progetto è quello di “creare o rafforzare il legame tra il sistema scolastico e le realtà sociali esterne”, nonché quello di “leggere un bisogno latente nei giovani: il bisogno di rapporto fra generazioni.

Dovevano essere attivati i seguenti laboratori :

  1. Nonne e Nonni “artisti “ per creare con tempere, acquarelli, creta e altro ancora;
  2. Nonne e Nonni multilingue per giochi e racconti nelle lingue del mondo;
  3. Nonni “atleti “ per giocare e imparare come fare un’attività motoria;
  4. Nonne “Danzatrici” per ballare in cerchio e imparare a stare insieme con i giochi di una volta
  5. Nonne creative per i creazioni con stoffe e lane e tutti i materiali di riciclo;
  6. Nonni costruttori per la creazione di con gli oggetti di tutti i giorni di “meraviglie” utili
  7. Nonni e Nonne botanici per scoprire il giardinaggio e la natura;
  8. Nonne e Nonni che amano raccontare, fino alla lettura interpretata e al racconto per tutti, dalle storie tradizionali ai loro racconti di vita
  9. Nonne e Nonni “chef “ che porteranno i loro manicaretti fatti con le ricette di una volta che saranno donate alla scuola e raccolte in un volumetto

Purtroppo , a quanto pare , solo le classi I A; IB; IC  supportate dalla III O AT, del plesso Leonardo da Vinci hanno partecipato al progetto.

E ci chiediamo  : perché ? Mancanza di nonni  disponibili ?

E’ stata una giornata intensa, con i ragazzi delle tre classi che hanno lavorato insieme. Gli alunni della III Ricevimento sono stati fantastici nel riuscire a trasmettere quello che avevano studiato in precedenza , le tradizioni , i giochi, qualcuno ha letto una favola di Giufà e, strano ma vero , tutti hanno ascoltato in silenzio. I ragazzi  hanno portato le foto loro con i nonni e quelle dei genitori con i loro nonni, si è

l     

lavorato, prodotto libretti e poi è arrivata la nonna di Martina , con la sua esperienza, i suoi racconti di vita quotidiana, le tradizioni, i giochi e dulcis in fundo dolci per tutti i ragazzi. Una nonna che per un giorno è diventata la nonna di tutti ! la soddisfazione degli insegnanti coinvolti è stata tanta nel vedere che per tre ore nessuno ha consultato il cellulare, tutti hanno fatto domande, tutti hanno ascoltato e…. meraviglia : al suono della campana si stavano ancora cimentando con un gioco fatto solo con un filo di corda.

Marilena Del Genio e Graziella Guerrera