Giorno 3 di Maggio nell’aula conferenze del plesso di via Anfuso dell’IPSSEOA “ Karol Wojtyla”  si è svolto un incontro “ Magico”. Programmato da tempo , su iniziativa della prof Guerrera e con l’autorizzazione della Preside abbiamo incontrato l’autrice de “ Le Rose di Gerico” , libro che molti di noi avevano letto , anzi, divorato nelle settimane precedenti .

Il libro è composto da  7 racconti e una filastrocca finale : Salima, Rani, Amita, i due gemelli Assad, Ajani, Bahati, Ayra sono i  protagonisti , sono bambini . Ci sono Salima la danzatrice del deserto che immagina un futuro oltre il mare,  e che ci ha tenute con il fiato sospeso fino alla fine ; Rani il ragazzino che costruisce ali di vetro per fuggire dalla  guerra , che forse è quello che più ha coinvolto il settore maschile tra di noi . Ragazzini che vivono tra l’Asia e l’Africa e le loro storie  ci hanno raccontato di un’infanzia difficile, come quella delle spose bambine in India o molto spesso sconosciuta come quella dei bambini albini in Africa . A dire il vero ci eravamo occupati dei diritti dell’infanzia e avevamo letto di situazioni drammatiche , ne avevamo discusso . Storie lontane da noi , per molti un compito da consegnare alla prof .

I piccoli protagonisti di questa raccolta, invece, li abbiamo “visti “, seguiti a tratti con ansia, li abbiamo sentiti ed ascoltati . MariaChiara l’ha letto in una notte e alla fine ha pianto, di gioia ,di commozione di tenerezza. Qualcuno ne aveva comprato una copia da condividere con la compagna amica e ora c’è tutta un’organizzazione per averne una copia ciascuno, “ perché lo voglio rileggere, con calma, quest’estate e poi quando voglio ..anche dopo , anche a mia sorellina lo voglio leggere”. C’è chi lo ha prestato ad una compagna  di classe minacciandola di tornarglielo entro tre giorni. Non ve lo raccontiamo il libro Dovete leggerlo ! Cosa ci ha trasmesso ? la forza di credere nei nostri sogni , quei sogni che molti pensano di non avere più, quei sogni che , anche se in Italia , qualcuno di noi ha visto infranti, qualcun altro pensava fossero “ cose da bambini” . Su i sogni di ognuno di noi si è svolto l’incontro , la chiaccherata . Ci era stata presentata come una conferenza  ma è stato “ come ritrovarsi tra amici che si conoscono da sempre  – dice Samoa – per la gentilezza ,la disponibilità e soprattutto l’umiltà che la scrittrice ha mostrato verso noi ragazzi . “ Non mi sono vergognata a parlare con lei – interviene Anuththara – mi sono sentita spronata a seguire i miei sogni . E meravigliosamente qualcuno ha confessato che ama scrivere , disegnare, fare musica ma quasi tutti si sentono ridicoli nel pensare che quest’amore verso qualcosa di altro possa essere vero, trovare una strada e farsi spazio nella vita. E l’autrice con il racconto semplice, onesto delle scelte fatte nella sua vita , e ci vuole coraggio a lasciare una carriera da avvocato per dedicarsi alla realizzazione delle proprie passioni: la scrittura, la fotografia, la pittura , ci ha dato speranza .

“ Questo libro è pieno di fame, di speranza ,di lotta per la sopravvivenza ,di sogni, e mi ha fatto capire come la vita  è così preziosa che bisogna affrontarla con coraggio e camminare sempre più veloce ,anche se questo ti fa perdere una persona cara che hai al fianco- aggiungere Mary con enfasi, ed è un fiume di parole e di lacrime . Le piace scrivere e forse ..chissà domani avrà la forza di vivere questo piccolo grande sogno. “ Ho amato tutti i piccoli protagonisti ,ma ho letto e riletto la filastrocca finale, mi ha riempito il cuore – dice Silvia e Mary, che scrive ma parla poco, conferma. Commento quasi unanime dei nostri compagni è stato “ non ce lo aspettavamo così un incontro con un’autrice ed una editrice. “E’ stato bello – commentano Francesco, Mario, Simone – sono giovani ci sono sembrate  ragazze come noi, così carine e .. Surya, come  fa a fare l’editrice così giovane e quasi timida? ” “ Quando lo scrive un altro libro ? -mi chiede Giulia, e “ non ne possiamo leggere un altro? –continua Rosi . Bene, non ho bisogno di dire che è stato un successo ,l’articolo, scritto a più mani da “ i miei ragazzi” parla chiaro.  Molti si sono portati a casa i loro libri con dedica, le foto dell’incontro ma soprattutto il piacere di un incontro con una “ Bella persona che si è messa a loro disposizione pe rispondere a domande , ascoltare impressioni ,incoraggiare e spronare ” .

Tanti mi hanno dato, foglietti, fogli,pizzi ni con sensazioni sull’incontro e li consegnerò a Barbara ( concedetemelo la conosco da quando era bambina) .Di una cosa sono certa queste sono le cose che fanno crescere i ragazzi.

Graziella Guerrera

con la partecipazione di Mary Pappalardo, Giorgia Licciardello ,Silvia Raiti e Mary La rosa ( IV O AT) Samoa Bertino, Carola Porto ,Mariachiara Andolfo, Anuththara Pereira ,Serena Stancanelli ( III OEN) , Rosi Vinciguerra Giulia Pannofino e la III OAT

Questa è una dichiarazione di Barbara Mileto in un post della pagina Facebook “le rose di gerico” a proposito dei nostri ragazzi : “Guardo questa foto e rivedo mia madre con i suoi alunni. Lei aveva fiducia nei loro sguardi e nelle loro domande, perché non non dovremmo averne in questi? Siamo noi che dobbiamo andarli a prendere, scuoterli e restituirgli quell’identità che gli appartiene, che non riescono a trovare e che, secondo me, stanno silenziosamente cercando tra i modelli malati di questa società. Se quella luce nei loro occhi è contagiosa, c’è speranza.”