Il FAI è nato per proteggere la bellezza del nostro Paese, per tutelare luoghi speciali, che tutto il mondo ci invidia, ma anche per dare valore a beni minori troppo spesso dimenticati.

Per questo, nel corso degli anni, la nostra attività si è diversificata. Non solo si prende cura dei luoghi che  vengono affidati tramite lasciti o donazioni ma si  occupa per esempio di far conoscere beni particolari, generalmente inaccessibili, aprendoli durante le Giornate FAI; di segnalare alle Istituzioni i beni più amati dai cittadini che li votano durante il censimento “I Luoghi del Cuore”; o, ancora, di sottoscrivere convenzioni riservate ai nostri iscritti per ingressi scontati presso tante realtà culturali italiane.

Quest’anno il Fai giovani di Catania ha avuto l’idea di far conoscere, ai catanesi e non , alcuni luoghi dati per scontati, dinanzi ai quali passiamo quotidianamente e dei quali non ci accorgiamo, resi diversi da una nuova forma d’arte : la street art. Gli studenti della III O AT , accompagnati e preparati dalle prof. Marilena Del Genio Graziella Guerrera,  hanno fatto da  apprendisti ciceroni  presso il porto di Catania illustrando i silos .

La Lega Navale Italiana e il Circolo Nautico Nic hanno generosamente messo a disposizione, esclusivamente per gli iscritti Fai, le barche a vela per effettuare via mare il tragitto che porta fino al murales di Vhils.

8 Artisti internazionali sono stati chiamati, qualche anno fa  per reinterpretare i miti e le leggende di Catania e della Sicilia su un supporto eccezionale, non solo per la grandezza, ma soprattutto per la sua particolarità: i silos che, di proprietà della società Silos Granari della Sicilia, non hanno perso però la loro funzione. l’artista portoghese VHILS  ha completato il progetto realizzando gli otto silos che si rivolgono al Mare.

I ragazzi si sono districati bene tra una folla indifferente all’evento che trascorre il pomeriggio sulle panchine del porto etneo sorseggiando drink e chiaccherando e chi invece, tra affezionati  sostenitori del FAI e nuovi soci , si è interessato ad ascoltare qualcosa di poco conosciuto e affascinante. Peccato non riuscire a vedere i silos che si osservano da via Cristoforo Colombo , più da vicino , molti sono rimasti delusi .

Graziella Guerrera