Mercoledì 25 ottobre 2017 alle ore 9.30 nell’ aula magna dell’ IPSSEOA Karol Wojtyla di Catania si è svolta  la cerimonia inaugurale del progetto europeo Erasmus+ dal titolo ‘Citoyenneté européenne et multiculturalisme’ (ECAM). Il progetto, di durata biennale, è un partenariato fra quattro istituti scolastici europei che intende promuovere lo spazio di pace rappresentato dall’Unione Europea, i valori democratici che essa incarna, come la tolleranza e l’integrazione culturale.

Il Lycée Saint-Joseph di Tahiti, il Lycée classique di Diekirch in Lussemburgo, il Lycée Saint-Charles di Saint-Pierre nell’Isola della Riunione e l’Istituto Professionale di Stato “Karol Wojtyla” in Sicilia, quattro istituti d’insegnamento generale e professionale, partner in questo progetto, rappresentano i margini ed il centro dell’UE, concepiscono e definiscono diversamente la nozione di cittadinanza europea. Agli antipodi gli uni degli altri da un punto di vista culturale., questi micro-territori insulari sono società miste o società poste a confronto con imponenti flussi migratori e possono per questo costituire un’opportunità di analisi, di ricerca di idee e di possibili soluzioni alle crisi dei nostri giorni.

L’obiettivo di questo progetto è infatti di rispondere alle seguenti aspettative: partire dall’ analisi delle proprie identità territoriali, riconoscendo  la forte diversità dei paesi partner, per arrivare a ridefinire l’idea comune di cittadinanza europea e sviluppare un forte senso di appartenenza all’Europa; avere uno sguardo nuovo sulle nostre società multiculturali europee, interrogandole per analizzarne le problematiche, andando al di là dei pregiudizi e sottolineando l’arricchimento storico e contemporaneo di questo fenomeno che è il multiculturalismo.

 Per la realizzazione di questi obiettivi, le attività di progetto, tutte volte alla realizzazione di un romanzo epistolare integralmente elaborato in collaborazione fra tutti i partner, saranno realizzate su scala locale e internazionale in modo da coinvolgere il maggior numero di persone possibile: gli studenti -autori e attori-, gli insegnanti, il personale e i genitori degli alunni dei quattro istituti partner, oltre agli ambienti politici, istituzionali, giudiziari, universitari, esperti di settore, servizi di Stato, istituzioni diverse; e saranno molteplici anche nelle tipologie : ateliers di ricerca e di scrittura, redazione di rapporti di ricerca; incontri con autori, scrittori, associazioni culturali, visite a luoghi storici, di culto, di potere, musei; giochi di ruolo. Tutte le attività mirano a sviluppare un senso critico e a costruire le conoscenze degli allievi, e a sviluppando le loro competenze in campo linguistico e multimediale, secondo i principi della pedagogia socio-costruttivista, in modo da rendere più tangibile questa identità europea a volte lontana non solo geograficamente.

Malgrado le agitazioni degli studenti per la carenza delle aule , l’aula magna era piena di ragazzi,interessati e attenti alle parole dei colleghi ospiti,che hanno illustrato le caratteristiche dei loro paesi d’origine e delle loro scuole. I nostri studenti hanno sognato per un attimo di poter partire per Tahiti o per l’isola di Reunion ,ma la possibilità sarà riservata solo a pochi ma niente e nessuno impedirà ai ragazzi di mettersi in gioco per conquistare un posto su quel volo che li porterà a fare una esperienza meravigliosa oltreoceano, per gli altri resta l’importante impegno di confrontarsi qui a Catania con gli studenti che arriveranno per lo scambio. I nostri alunni hanno seguito con interesse l’intervento della prof.ssa Grasso che ha riassunto i punti salienti su cui si basa la Comunità Europea ,della dott.ssa Di Blasi che ha parlato dell’arte e della cultura dei quattro paesi partner, delle prof.sse Marchetti e Benzo dell’Università di Catania che hanno spiegato i temi dell’esotismo e dell’internaziolismo. Alcuni alunni delle IV O AT e IV O EN hanno esposto ,in francese, le attrattive turistiche e gastronomiche della Sicilia.

Alla fine del convegno è stato offerto agli ospiti un delizioso pranzo preparato dai colleghi e allievi di via Lizio Bruno.

Un plauso va alle professoresse  Alessandra Costarella e Claudia Cardone che si sono spese per mesi per realizzare quest’ambizioso progetto e a tutti quelli che hanno collaborato per far si che il primo convegno fosse di spessore ed interesse per ogni intervenuto.

g g