1. OBIETTIVI GENERALI E FINALITÀ

Il bisogno di una formazione culturale e di competenze professionali negli adulti detenuti in strutture carcerarie è un’esigenza percepita come essenziale in una condizione di deprivazione quasi totale dei diritti afferenti alla sfera della identità personale e sociale. Tali competenze e l’inserimento nel mondo lavorativo costituiscono, infatti, una componente rilevante del trattamento rieducativo penitenziario.

L’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione s’inserisce in una struttura di alta sicurezza come la Casa Circondariale di Bicocca, “per promuovere la partecipazione dei detenuti a percorsi di istruzione e di formazione professionale, in base alle esigenze della popolazione detenuta, italiana e straniera, e alla richieste del mercato del lavoro.” Le suddette istituzioni, infatti, hanno acquisito un forte, sostanziale impegno umano e civile per il recupero sociale dei detenuti, offrendo un corso di studi operativo e reale per un effettivo e futuro inserimento nel settore lavorativo della ristorazione e, comunque, operativo in senso lato.

Gli obiettivi generali che si vogliono perseguire sono:

  • promuovere il desiderio di cambiamento e di ristrutturazione della propria identità in direzione di una promozione sul piano personale e collettivo, “rieducando il condannato lo si aiuta a reinserirsi positivamente nella società e nel mondo produttivo”
  • far recuperare
  • agli allievi le esperienze positive del passato e le potenzialità non “sfruttate” per poter poi costruire un nuovo progetto di vita
  • preparare personale qualificato e specializzato nel settore della ristorazione.

Il percorso di studio, in linea con i nuovi profili, è articolato in:

  • un primo biennio
  • un secondo biennio
  • un quinto anno

Tale percorso, che mira all’acquisizione di conoscenze, competenze e capacità specifiche, permette di conseguire il diploma di qualifica di operatore dei servizi di ristorazione e il diploma di stato di Tecnico dei servizi di ristorazione.

RISULTATI ATTESI

La sezione di Bicocca si propone di far raggiungere agli allievi/detenuti quelle competenze, che si traducono, coerentemente ed operativamente, in:

  1. rispettare le persone, le cose e le regole;
  2. avere acquisito un atteggiamento collaborativo;
  3. possedere un efficace metodo di studio ed autonomia organizzativa;
  4. possedere abilità linguistiche e comunicative che evidenzino: conoscenza ed uso del linguaggio specifico delle discipline;capacità di operare relazioni e confronti; capacità di produzione orale e scritta di tipologie testuali diverse;
  5. avere acquisito competenze specifiche nell’ambito dei servizi di ristorazione, attraverso: simulazione di situazioni ed attività di tipo professionale; sviluppo delle capacità di progettare lavori didattici significativi;
  6. avere sviluppato capacità progettuali, organizzative e di coordinamento nel settore professionale.

2. OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI

OBIETTIVI DIDATTICI COMUNI  

Primo

Biennio

 

Area socio – relazionale

sviluppare la coscienza dei diritti e dei doveri dell’ allievo e del cittadino;

conoscere le regole oggettive negli aspetti comportamentali dell’altro;

sviluppare la capacità di cooperare con efficacia nell’ambito di gruppi di lavoro;

sviluppare una maggiore tolleranza verso le dinamiche di gruppo;

sviluppare l’autostima.

 

Area Operativa

assolvere con costanza e puntualità compiti assegnati;

sapere organizzare il materiale di lavoro     necessario;

sviluppare le capacità comunicative e   relazionali;

consolidare il metodo di studio;

promuovere capacità di analisi di fatti e fenomeni.

parlare con linguaggio chiaro,     essenziale, comprensibile ed     esauriente.

leggere in modo chiaro,   comprensibile e spedito, comprendendo il senso globale ed i   punti essenziali di un qualsiasi testo.

scrivere correttamente un testo e   individuare la coerenza dell’elaborato   con le richieste.

ampliare il lessico comune

acquisire e usare una terminologia specifica per le diverse materie.

essere in grado di operare relazioni e confronti  

Secondo biennio

e

Monoennio finale

Area socio – relazionale

sviluppare le capacità di relazioni   interpersonali

imparare a collaborare con gli altri nei lavori di gruppo, acquisendo atteggiamenti di apertura, disponibilità e   collaborazione;

sviluppare le norme dell’etica   professionale.

sviluppare una maggiore tolleranza verso le dinamiche di gruppo;

potenziare l’autostima.

 

Area Operativa

accrescere l’autonomia personale nell’esplicazione di compiti e mansioni;

acquisire fiducia nelle proprie capacità,   valorizzando le proprie attitudini;

sviluppare la capacità di lavorare in gruppo per obiettivi

acquisire le competenze professionali specifiche

sviluppare la capacità di trasformare i saperi in comportamenti efficaci, adeguati al futuro contesto lavorativo

valorizzare le proprie capacità e le proprie attitudini

sviluppare, rispetto a sé e al mercato del lavoro, registri emotivi appropriati, per investire sulla propria progettualità e per affrontare positivamente situazioni di   transizione/cambiamento

potenziare le proprie abilità linguistiche       e comunicative, con particolare riferimento alle microlingue settoriali

saper riconoscere, distinguere e produrre varie tipologie testuali;

conoscere ed utilizzare il linguaggio specifico delle discipline;

consolidare le abilità conseguite;

sviluppare la capacità di collegamento e     di orientamento;

acquisire competenze specifiche nell’ambito delle specializzazioni professionali;

acquisire l’abitudine alla lettura autonoma;

sviluppare la capacità di produzione orale e scritta di tipologie testuali diverse;

acquisire la capacità di progettare lavori didattici significativi;

potenziare l’autonomia nello studio;

saper effettuare passaggi da ipotesi teoriche a casi concreti

sviluppare capacità progettuali, organizzative e di coordinamento nei vari settori;

sviluppare la capacità di fare collegamenti interdisciplinari

3. STRUTTURA DIDATTICA

Organizzazione Didattica

L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. Le attività didattiche sono articolate su cinque giorni settimanali.
La programmazione curriculare, che avviene all’inizio dell’anno scolastico, è strutturata per moduli ed unità didattiche svolte in sequenza, attraverso cui si attuano varie strategie di apprendimento a seconda della varietà dei contenuti.  

Metodologie Didattiche

Gli interventi didattici, per la particolarità dell’utenza, fanno uso di una metodologia didattica attiva, capace di coinvolgere i corsisti e che tenga, nel contempo, in debito conto i reali bisogni degli allievi ( fiducia in se stessi, potenziamento dell’autostima e dell’autovalutazione, necessità di apprendere, di acquisire abilità ed affrontare situazioni diverse dalla propria esperienza) Il percorso didattico – formativo utilizza un approccio didattico basato sulla metodologia esperenziale, cioè si impara facendo. L’acquisizione di nuove abilità rende infatti i corsisti partecipi del loro apprendimento e li motiva, ancor più, all’esplorazione e alla scoperta di nuove conoscenze. Anche, il metodo laboratoriale riveste il ruolo di strategia metodologica, in quanto consente agli allievi di superare le difficoltà relazionali, li motiva all’acquisizione di conoscenze e di abilità, li rende partecipi dell’ attività scolastica. Inoltre, il lavoro di laboratorio, diventa una conquista di ciascuno di essi, perché nasce dall’esplorazione, dalla scoperta di nuove conoscenze, dal lavoro di gruppo, dal confronto delle esperienze, dalla suddivisione dei compiti e dalla progettazione del lavoro.

Verifica e Valutazione

Le verifiche, che serviranno non solo a valutare gli apprendimenti ma, anche, a consentire modifiche e correzioni durante il percorso formativo, sono effettuate sia in itinere che alla fine del processo didattico – formativo. Esse servono ad accertare il raggiungimento degli obiettivi prefissati e la validità delle modalità usate per raggiungerli.

  • Strumenti di verifica saranno:
  • Prove strutturate: test, questionari
  • Prove semi strutturate: colloqui, interrogazioni, quesiti, lavori di gruppo
  • Prove non strutturate: relazioni
  • Esercitazioni pratiche di sala – bar e cucina

La valutazione degli apprendimenti serve a verificare il raggiungimento degli obiettivi specifici e trasversali delineati nella progettazione iniziale. Permette di individuare, in corso d’opera, eventuali disfunzionalità e, quindi, di correggerle, consentendo in situazione finale di operare un rendiconto complessivo dell’itinerario didattico – formativo in termini di risultati raggiunti.
Al termine di ogni quadrimestre può essere rilasciato un attestato di partecipazione che certifichi le competenze acquisite dagli allievi; si riduce così il numero di coloro che lasciano le attività scolastiche senza certificazione perché trasferiti o scarcerati.
Sono oggetto di valutazione: l’acquisizione qualitativa e quantitativa di conoscenze e competenze pratiche, la loro rielaborazione personale, l’interesse e la partecipazione alla vita scolastica, l’autonomia nello studio, la collaborazione e la capacità di cooperazione, la progressione nell’apprendimento, i risultati degli anni precedenti.
L’allievo,inoltre, viene aiutato a comprendere il suo effettivo livello di preparazione, poiché viene avviato all’autovalutazione, cioè a quella autonomia di giudizio prevista dalle finalità generali, che costituisce un fondamentale obiettivo di crescita e di libertà.

4. AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Sportello orientamento

L’Attività di Orientamento è finalizzata ad aiutare gli allievi/detenuti nel cambiamento, in direzione di una promozione sul piano personale e collettivo. Gli interventi, infatti, sono finalizzati a fornire al detenuto maggiori risorse per la ricostruzione di una sua identità e per il recupero e/o creazione di abilità e conoscenze, al fine di aumentare le sue possibilità in vista della progettazione e dell’attuazione di un progetto di vita concreto all’esterno. Inoltre, questo tipo di intervento rispondente alle finalità rieducative e risocializzante della riforma penitenziaria, produce significativi risultati nel recupero sociale di questa categoria di utenza dell’I.P.S.S.E.O.A. Tale attività si articola in:

Couselling – Ha un ruolo primario e fondamentale in ogni percorso formativo rivolto agli adulti (soprattutto se appartenenti a fasce svantaggiate) che per lo più presentano bisogni complessi: di istruzione, di orientamento, di maggiori capacità relazionali, di fiducia in se stessi. Esso è finalizzato a far emergere problematiche ed eventuali conflitti individuali relativi al cambiamento di status, ad atteggiamenti di apatia o di “dramma” e alla diminuzione dell’autostima, frequente negli adulti in stato di detenzione e costituisce, pertanto, un importante strumento di sostegno per la ristrutturazione di un’identità lavorativa e sociale. Il Counseling ha come fine quello di guidare i corsisti alla scoperta del “sé”, alla valorizzazione delle loro naturali capacità, aiutandoli, così, nella costruzione e ricostruzione della loro identità, nella elaborazione di un proprio progetto personalizzato;

Bilancio delle Competenze – Si valorizzano le abilità possedute ed acquisite nei pregressi percorsi didattico – formativi e si cerca di far aumentare negli allievi la capacità di prendere decisioni realistiche e di formulare un piano d’azione concreto, definendo gli obiettivi professionali per l’inserimento o il reinserimento lavorativo, una volta scontata la pena.

Orientamento al lavoro – I corsisti vengono informati sulle opportunità di lavoro nel proprio contesto territoriale, sulle possibilità di occupazione e sulle opportunità di creare un’attività di lavoro autonomo.

Progetto Legalità

Educare alla legalità significa:

  • insegnare a credere nelle Istituzioni, a comunicare attraverso esse, a crescere nella partecipazione,
  • spiegare che la legalità non è costrizione o limitazione della propria dimensione umana, bensì è profondo rispetto per se stessi e per i propri simili,
  • indicare quale strada percorrere per essere veramente liberi.

Educare alla legalità è educare alla libertà

Il progetto parte dalle esperienze personali degli allievi\detenuti e si propone di:

  • promuovere un processo di modificazioni delle condizioni e degli atteggiamenti personali che sono di ostacolo ad una costruttiva partecipazione sociale;
  • suscitare la coscienza di dovere e di potere vivere secondo le regole della convivenza civile, nel rispetto degli altri e nell’onestà;
  • indurre alla consapevolezza dell’inalienabile diritto alla partecipazione alla vita lavorativa e sociale.